20080917

La nostra storia dal 1924 ad oggi

Da quando è stata fondata ben quattro generazioni si sono passate il testimone e si sono tramandate non solo i segreti del mestiere, ma anche l'amore per le due ruote. È questo il segreto della solidità della ditta Pastore Loris e Pier Giuseppe, che è nata nel 1924, nel centro storico di Cavaglià, in Via Vittorio Emanuele e che ancora oggi ha mantenuto, pur rinnovandoli, gli stessi locali.

Il fondatore, Giuseppe Pastore, iniziò l'attività aprendo una piccola bottega; qui vendeva ma soprattutto riparava le biciclette, che negli anni '20 erano il mezzo di locomozione più usato ed ambito. In quegli anni le bici erano costruite artigianalmente; i tubi erano assemblati e saldati fra loro, con l'aiuto di una forgia che, girando e rigirando, faceva sciogliere il bronzo per poi colarlo fra assi e giunture. Il lavoro era faticoso e difficile, e poi, c'era poco commercio. In compenso il saper riparare una bici era un'arte preziosa, di cui Giuseppe era un vero maestro. Intanto gli italiani si appassionavano sempre più alle corse in bicicletta e nel 1930 la ditta Pastore iniziò a partecipare alle gare ciclistiche regionali, ottenendo risultati prestigiosi. I giovani di Cavaglià e del circondario erano fieri di poter correre con la maglietta e con le bici della "Pastore", ce la mettevano tutta per vincere e molto spesso ci riuscivano. La passione per la bici, nel 1942 aveva contagiato irrimediabilmente anche Loris, il figlio di Giuseppe, che decise di proseguire l'attività paterna. Subentrò nell'azienda, ristrutturandola. Erano passati più di vent'anni da quando la ditta Pastore era stata aperta, ma l'Italia era ancora ferma. Tanti andavano ancora a piedi, chi era fortunato aveva la bici, alcuni il motorino; la macchina era un lusso posseduto solo pochi privilegiati. Le richieste dei clienti riguardavano specialmente la manutenzione delle biciclette e per comprare il materiale, ricambi e gomme, Loris andava a Torino, una volta alla settimana, in bicicletta. Percorreva chilometri in autostrada, allora aperta a ogni mezzo di trasporto e poi tornava carico della preziosa merce lavorandola successivamente in officina. L'avvento delle motociclette, che ormai stavano diventando tante e che pian piano sostituivano le bici, segnò un'altra tappa importante per la ditta Pastore, sempre attenta ai cambiamenti e alle innovazioni, caratteristica che ha mantenuto tutt'oggi e che ha permesso all'azienda di crescere e di proporsi al mercato sempre con le novità più interessanti. Nel 1964, quando ormai l'Italia viveva il boom economico, la ditta Pastore fece un altro acquisto importante: Piero, figlio di Loris e nipote del fondatore, che era cresciuto fra bici e motociclette e che sin da bambino si era appassionato alle due ruote. La piccola bottega, che non aveva mai lasciato i locali in via Vittorio Emanuele, fu ristrutturata e modernizzata. Per l'officina furono comprati i macchinari più innovativi; si acquisirono altri locali nella via per ampliare i magazzini e si aprì uno show room. Qui sono esposte le biciclette e le moto che possono essere viste e provate dai clienti. Da qualche anno poi, alla Pastore, oltre alle due ruote, si possono acquistare anche le 'quattro', le microcar, cioè i quadricicli a motore, che si conducono senza patente a partire dai 14 anni. L'azienda si è specializzata nella vendita e riparazione di queste piccole vetture, tutt'oggi di grande successo. Proprio l'anno in cui ricorre il settantacinquesimo anniversario, segna l'ingresso in ditta della quarta generazione. Jarno, nipote e figlio dei titolari, conclusi gli studi, ha deciso di entrare nell'azienda familiare fondata dal bisnonno. "E' un privilegio per me lavorare nella ditta di famiglia - commenta il giovane Jarno - che ha raggiunto un traguardo invidiabile, quello dei 75 anni di attività, che testimonia da se la serietà e la validità della ditta Pastore".